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sabato 9 luglio 2011

SPUNTI DI SPORT-ITALIA MONDIALE (9 LUGLIO 2006).



“Il cielo è azzurro sopra Berlino!” Con queste parole, il telecronista della RAI, MARCO CIVOLI, celebrava, al termine della telecronaca di ITALIA-FRANCIA, finale dei mondiali di calcio 2006, disputata in GERMANIA, la vittoria del Mondiale da parte degli Azzurri.
Dunque, un tabù era stato sfatato, o almeno sembrava così in quel momento. Dopo le delusioni mondiali ai rigori nel 1990 contro l’ARGENTINA in semifinale, nel 1994 contro il BRASILE in finale, con ROBERTO BAGGIO che tira sopra la traversa, il rigore decisivo, e l’eliminazione nei quarti di finale nel 1998 contro la FRANCIA, a causa di un rigore decisivo sbagliato da DI BIAGIO, gli azzurri possono finalmente assaporare la gioia di una vittoria dal dischetto.
Una vittoria che all’inizio nessuno avrebbe sicuramente pronosticato, e su cui sicuramente ha influito non solo il grande spirito di gruppo, cementato dall’allora ct azzurro, MARCELLO LIPPI, ma soprattutto lo scandalo di CALCIOPOLI, allora nelle primissime fasi, che accompagnò la partenza della squadra per la GERMANIA.
La squadra di LIPPI era inserita nel girone E, che comprendeva GHANA, STATI UNITI, e REPUBBLICA CECA.

Il 12 Giugno 2006, allo stadio di HANNOVER, gli azzurri battono il GHANA per 2-0, grazie ai goal al 40° e il goal all'83° di IAQUINTA. Questo il referto arbitrale della partita.

Alla vittoria contro il GHANA, segue, però, contro gli USA, il 17 giugno al FRITZ WALTER STADION di GELSENKIRCHEN il pareggio contro gli USA. Gli azzurri passano in vantaggio al 22° con GILARDINO, ma, dopo 5 minuti, gli USA pervengono al pareggio, al 27°, con una autorete di ZACCARDO. Da rilevare la fallosità di questa partita, a tal punto che le squadre terminano in 10 contro 9. Per l'Italia dobbiamo rilevare l'espulsione per una gomitata allo statunitense BRIAN MC BRIDE di DANIELE DE ROSSI, che priverà gli AZZURRI del centrocampista romanista per le successive 4 partite. Questo il referto arbitrale della partita.

Gli azzurri per passare alla fase successiva devono assolutamente vincere, (anche per evitare di incontrare il BRASILE agli ottavi) e così si giocano la qualificazione, giovedì 22 Giugno, contro la REPUBBLICA CECA di PAVEL NEDVED, allo stadio di AMBURGO. La partita, purtroppo non inizia sotto i migliori auspici, a causa dell'infortunio di ALESSANDRO NESTA, avvenuto al 17° del primo tempo. LIPPI sostituisce NESTA con MATERAZZI, che, dopo nove minuti porta in vantaggio gli Azzurri. Nella ripresa, al 60° LIPPI sostituisce GILARDINO con PIPPO INZAGHI, ed è proprio l'attaccante milanista a segnare, a tre minuti dal termine, il raddoppio. L'ITALIA batte per 2-0 la REPUBBLICA CECA, (questo il referto arbitrale dell'incontro) e si qualifica agli ottavi di finale, dove incontrerà l'AUSTRALIA, guidata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, GUUS HIDDINK.

La paura è tanta nell'ambiente azzurro. Anche se certamente l'AUSTRALIA non è il BRASILE, preoccupa questo nuovo scontro con HIDDINK. Ricordiamo, infatti, che anche nella precednte edizione del Mondiale, gli azzurri giocarono contro una formazione di HIDDINK, la COREA DEL SUD, padrona di casa del torneo mondiale, in una partita passata alla storia per gli errori dell'arbitro BYRON MORENO. Ma questa è un'altra storia.
Dunque, l'Italia torna in campo al FRITZ WALTER STADION di KAISERSLAUTERN lunedì 26 giugno 2006, contro l'AUSTRALIA, e, come volevasi dimostrare, la partita si dimostra più complicata del previsto per la squadra di LIPPI, anche a causa dell'ingiusta squalifica al 50°di MATERAZZI, decretata dall'arbitro spagnolo LUIS MEDINA CANTALEJO. La partita sembra procedere stancamente verso i supplementari, con un'Italia fisicamente stremata, quando improvvisamente al 95° GROSSO riesce a ottenere un calcio di rigore, che FRANCESCO TOTTI, subentrato al 75° al posto di DEL PIERO, non sbaglia. Gli Azzurri, dunque, battono per 1-0 l'AUSTRALIA (questo il referto arbitrale dell'incontro), e incontreranno, venerdì 30 giugno ad AMBURGO, l'UCRAINA di ANDRY SHEVCHENKO.

Nel frattempo, però, una brutta notizia giunge inaspettata nel ritiro degli AZZURRI. L'ex giocatore della JUVENTUS, GIANLUCA PESSOTTO, riiratosi al termine di quella stagione, e, nominato pochi giorni dopo, il 27 Maggio del 2006, TEAM MANAGER della JUVENTUS, ha tentato il suicidio. PESSOTTO, infatti, si è buttato da un abbaino della sede della JUVENTUS, tenendo tra le mani un rosario. Cadendo verso il basso, il giocatore atterra, distruggendola, sulla ALFA 147 di ROBERTO BETTEGA, e, molto probabilmente è stato proprio l'urto contro l'ALFA 147, enon con il suolo, a salvare la vita all'ex calciatore juventino. Tutti i giocatori azzurri sono scossi dalla notizia, e in particolare i giocatori juventini presenti in azzurro . In particolare FABIO CANNAVARO, GIANLUCA ZAMBROTTA, CIRO FERRARA e ALESSANDRO DEL PIERO vengono autorizzati a lasciare momentaneamente il ritiro, per andare a trovare all'ospedale LE MOLINETTE DI TORINO, il loro ex compagno di squadra. Al termine del Mondiale, DEL PIERO, CANNAVARO ed altri giocatori della NAZIONALE torneranno alle MOLINETTE per portare a PESSOTTO la COPPA DEL MONDO vinta. Ma, torniamo alla sfida con l'UCRAINA.

Gli azzurri sono scossi da quanto accaduto, e allora vanno in campo ancora più motivati, in modo da poter con la loro prova, dare più coraggio a PESSOTTO. E infatti, ad AMBURGO, gli azzurri battono per 3-0 l'UCRAINA, con reti di ZAMBROTTA, dopo soli 6 minuti, e la doppietta al 59° e al 69°di LUCA TONI. Questo il referto arbitrale dell'incontro.

Gli azzurri si qualificano così per la semifinale, dove, martedì 4 luglio, al WESTFALEN STADION di DORTMUND, incontreranno la GERMANIA di JURGEN KLINSMANN. Gli azzurri giocano quella che, a detta di molti, può essere considerata la più bella partita di tutto il torneo, e, nonostante al 90° debba andare ai tempi supplementari sullo 0-0, la sensazione è quella di una squadra estremamente in palla. A ulteriore conferma, PIRLO e ZAMBROTTA colpiscono rispettivamente palo e traversa. Comincia quasi a serpeggiare la paura che il pallona non voglia entrare in rete. Quando, improvvisamente, al 119°cambia la partita. Al 119°, sugli sviluppi di un corner, PIRLO vede GROSSO, che lascia partire un sinistro dal limite dall'area di rigore, che si va a infilare nell'angolino della porta difesa da LEHMANN. L'Italia è in vantaggio, e un minuto dopo, al 120°, ecco il raddoppio. Contropiede di CANNAVARO per TOTTI, TOTTI cede la palla per GILARDINO, che con un colpo di tacco destro passa la palla a DEL PIERO, che lascia partire un tiro che si va a infilare all'incrocio del palo destro della porta difesa da LEHMANN. L'Italia batte, dunque, la GERMANIA, per 2-0, e il 9 Luglio, affronta all'OLYMPIASTADION di BERLINO, la FRANCIA in finale. Questo il referto arbitrale.

Parlare della finale contro la FRANCIA vuol dire aprire tanti ricordi, tra cui la celebre sequenza dei rigori, che ora andiamo a vedere, tratta dalla telecronaca RAI dell'epoca, con la cronaca di MARCO CIVOLI, e il commento tecnico di SANDRO MAZZOLA. 


Dunque, segnando i rigori, l'ITALIA vince i MONDIALI 2006. Ma, come siamo arrivati a quella finale? E sopratutto cosa accadde in quella finale? Rivediamolo in maniera più completa, con questo filmato, diviso in 4 parti, realizzato dalla trasmissione di RAI TRE, SFIDE. Un filmato veramente interessante, che andiamo a vedere. 

1° PARTE.

2° PARTE.

3° PARTE. 

4° E ULTIMA PARTE. 

Dunque, al termine della finale, battendo la FRANCIA per 5-3 (questo il referto arbitrale della finalissima), l'ITALIA si aggiudica il suo quarto mondiale, dopo quelli del 1934, del 1938, e del 1982. Un Mondiale che sarebbe rimasto nel cuore di tutti noi, e che avrebbe mostrato che l'Italia del calcio non era solo CALCIOPOLI, ma un gruppo di giocatori unito, e affiatato, che almeno per un mese ha fatto sognare il nostro bellissimo Paese e tutti noi, tifosi di sano e buon calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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