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mercoledì 23 maggio 2012

EUROSTORY-ITALIA 1968.



Cari amici, bentrovati alla terza puntata di EUROSTORY, il nostro viaggio nella storia degli EUROPEI attraverso le VIDEOSINTESI che hanno fatto la storia della manifestazione.
In questa puntata ci occupiamo di una edizione che è rimasta nel cuore di noi appassionati di calcio, in quanto, a ora, è l’unica edizione che ha visto la vittoria degli AZZURRI: stiamo parlando, infatti, degli EUROPEI del 1968.
In questa puntata rivivremo, quindi, il cammino degli azzurri nella FASE FINALE, sia attraverso alcuni documenti dell’epoca, sia attraverso un breve documentario, sia attraverso una vera e propria chicca dell’epoca, che sveleremo al termine della puntata.

Prima di iniziare, però, vi ricordo, l’appuntamento in edicola, a partire dal prossimo 4 GIUGNO, con un numero veramente sensazionale del GS STORIE, dedicato in maniera veramente molto approfondita alla STORIA DEGLI EUROPEI. Nel GS STORIE, rivivremo gli EUROPEI attraverso le più grandi firme dello sport italiano (GIANNI BRERA, GIANNI MURA, ITALO CUCCI, GUALTIERO ZANETTI, ADALBERTO BORTOLOTTI, e tanti altri), foto esclusive, e in più i tabelloni di tutte le partite. Un’opera veramente importante, che merita assolutamente di trovare spazio nella collezione di tutti i Guerinetti. 

A questo punto, cari amici, cominciamo a parlare dell’EUROPEO 1968. 31 le squadre che s’iscrissero alla manifestazione. Motivo per il quale, venne stabilita una qualificazione suddivisa in due fasi. A differenza delle precedenti edizioni,nella prima fase, disputata tra il 1966 e il 1968, le 31 nazionali vennero divise in 8 gironi (7 gironi da 4 squadre, e 1 girone con 3 squadre), all’italiana. Solamente la prima classificata di ogni girone sarebbe passata alla fase successiva, rappresentata dai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e ritorno.

Le quattro squadre superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla finale per il 3° posto, e dalla finle per il primo posto. Come per le precedEnti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.

Nell’edizione 1968 le quattro squadre semifinaliste furono: ITALIA, INGHILTERRA, URSS e JUGOSLAVIA. A ospitare la fase finale, fu, scelta l’ITALIA, che così ospitò la FASE FINALE dal 5 al 10 GIUGNO 1968.
Da rilevare, inoltre un aspetto molto importante. Per la fase finale dell’edizione 1968 venne stabilito che nel caso in cui al termine dei tempi supplementari il punteggio fosse rimasto ancora in partita, a decretare la vittoria di una squadra sarebbe stato il sorteggio tramite monetina.
Questa cosa, però, poteva andare bene per il passaggio alla finale, ma certamente, non si poteva assegnare un titolo con il lancio della monetina. Per questo motivo, quindi, venne deciso, che, se in finale al termine dei supplementari il punteggio fosse rimasto di parità, entro due giorni dalla data della finale, si sarebbe svolta la ripetizione della finale, con tanto di ulteriori supplementari. Se anche in quella circostanza il punteggio fosse rimasto ancora in parità, allora, solo a quel punto, sarebbe entrata in gioco la monetina. Una circostanza, quella della ripetizione della partita, che, come vedremo, risultò essere un elemento decisivo ai fini della vittoria finale.

Tre gli stadi che vennero usati per la FASE FINALE: per le semifinali, lo STADIO COMUNALE di FIRENZE, e lo STADIO S. PAOLO di NAPOLI; e per le due finali lo stadio OLIMPICO DI ROMA.

LE SEMIFINALI.

Il 5 Giugno 1968 si giocarono, dunque, alle ore 18, in contemporanea (per la prima volta nella storia degli Europei!), entrambe le semifinali.

Allo STADIO COMUNALE di FIRENZE scesero in campo INGHILTERRA e JUGOSLAVIA. A dirigere la gara l’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE MENDIBIL, dinanzi a 21.834 spettatori. La gara vide la vittoria della JUGOSLAVIA per 1-0, grazie al goal partita segnato all’86° da DZAJIC. Vediamo le immagini di quella partita. 


Allo STADIO SAN PAOLO di NAPOLI, ITALIA e URSS tornano ad affrontarsi, dopo il precedente degli ottavi di qualificazione a EURO 1964, per le semifinali, davanti a 68.582 spettatori. A dirigere la gara l’arbitro KURT TSCHENSCHER, proveniente dalla GERMANIA OVEST. Vediamo alcune immagini di quella sfida.
La gara non si sbloccò nei durante i tempi regolamentari, né durante i tempi supplementari. Siccome all’epoca non era stata ancora introdotta l’usanza dei calci di rigore, a decretare il vincitore fu il sorteggio. Il capitano degli AZZURRI, GIACINTO FACCHETTI, scelse TESTA, il capitano sovietico scelse CROCE. Uscì fuori TESTA, cosicché furono gli azzurri a qualificarsi per la FINALE. 

LE FINALI.

L’8 giugno 1968, alle ore 18, si giocò allo stadio OLIMPICO di ROMA, la finale per il terzo posto tra INGHILTERRA e URSS. La sfida, diretta davanti a più di 68.000 spettatori, dall’arbitro ungherese ISTVAN ZSOLT, vide la vittoria dell’INGHILTERRA, grazie ai goal al 39° di BOBBY CHARLTON, e al 63° di HURST.

Lo stesso giorno, sempre allo STADIO OLIMPICO, alle ore 21:15 circa, si giocò la finalissima tra ITALIA e JUGOSLAVIA, dinanzi a 68.000 spettatori, agli ordini dell’arbitro svizzero GOTTFRIED DIENST.
La JUGOSLAVIA interpretò quella finale come la gara della vita, e passò in vantaggio al 39° con DZAJIC. All’80°minuto, gli azzurri riuscirono a raggiungere il pareggio, grazie a DOMENGHINI. Si andò così ai tempi supplementari, ma il risultato rimase fermo per 1-1.
Per questo motivo, in virtù del regolamento venne così deciso di disputare la ripetizione della finale, che si sarebbe giocata, sempre allo stadio OLIMPICO, due giorni dopo, il 10 GIUGNO.

Il 10 Giugno 1968,alle ore 21:15, allo stadio OLIMPICO di ROMA si giocò, quindi, la finale di ripetizione tra ITALIA e JUGOSLAVIA, davanti a 32.886 spettatori, agli ordini dell’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE MENDIBIL.
In occasione di questa seconda finale il ct azzurro, FERRUCCIO VALCAREGGI, effettua una specie di turnover, sostituendo ben 5 giocatori, mettendo così forze fresche in campo. La Jugoslavia no. Si rivelerà la mossa decisiva, in quanto, come già detto, la squadra jugoslava aveva impostato la finale dell’8 Giugno come la partita della vita, e quindi i giocatori si presentarono in campo stanchi, sentendo la fatica dei regolamentari e dei supplementari di due giorni prima.

Era indubbiamente un’altra Italia, come già detto con molte forze fresche in campo, e finì così con il dominare in scioltezza la gara, e vincendo la finale per 2-0, grazie ai goal segnati all’11° da GIGI RIVA, e al 32° da ANASTASI.
L’ITALIA, dunque, si aggiudicava il suo primo (e per ora unico) titolo europeo, spinta dall’orgoglio e dalla forza del proprio pubblico. 


Il capitano azzurro, GIACINTO FACCHETTI, alza la COPPA dellEUROPEO.

A questo punto, possiamo far partire le immagini. Iniziamo con questo documentario di SFIDE, in due parti, dedicato alla vittoria dell’EUROPEO 1968, partendo dalla partita contro l’URSS, per arrivare alla doppia finale contro la JUGOSLAVIA. 


SFIDE-DOCUMENTARIO EURO 1968-2° PARTE. 


A inizio puntata, avevo promesso una vera e propria chicca dell’epoca, che ho il piacere di svelare con grande emozione. A beneficio di tutti gli appassionati di AMARCORD, o di partite storiche, pubblichiamo in versione INTEGRALE la telecronaca della finale di ritorno tra ITALIA e JUGOSLAVIA, con il commento del mitico NANDO MARTELLINI. 


Con le immagini di giubilo dei giocatori azzurri, al termine della finale contro la JUGOSLAVIA, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1972, con protagonista la GERMANIA OVEST.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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