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martedì 23 ottobre 2012

SPUNTI DI SPORT-SUPERSIC, UNO DI NOI.

Una giornata molto triste quella odierna per tutti noi appassionati di sport. Il 23 Ottobre dello scorso anno, infatti, veniva a mancare in seguito a un gravissimo incidente, occorso durante il secondo giro della gara della MOTO GP alla curva 11 del circuito di SEPANG in MALESIA, il pilota del Team GRESINI, MARCO SIMONCELLI.

A distanza di un anno ricordo ancora quei momenti. Stavo preparando le WEEKEND NEWS della domenica mattina per la pagina FB dei lettori del GUERIN SPORTIVO, quando improvvisamente, da un momento all’altro appresi immediatamente della notizia del gravissimo incidente in cui era stato coinvolto MARCO. Non ve lo nascondo: per me fu una vera e propria pugnalata. A distanza di 8 anni dal terribile incidente in cui, sul circuito di SUZUKA, perse purtroppo la vita, DAJIRO KATO, e a distanza di un anno dall’incidente di MISANO, dove purtroppo perse la vita il giapponese TOMIZAWA, un nuovo incidente stava di nuovo colpendo il mondo del MOTOMONDIALE. Ma, e questa era la cosa che mi faceva ancora più male, stava colpendo un ragazzo veramente unico quale era il SIC. La prima cosa che feci fu quella di avvertire subito i lettori di quanto stava accadendo a SEPANG. I lettori della pagina, a cui finirò mai di dire grazie, compresero subito la gravità della situazione: sia coloro che stavano seguendo la gara, sia chi, come me, non aveva accesso il televisore. Sono stati attimi in cui in pagina abbiamo cercato di mandare in continuazione messaggi di pronta guarigione, e al contempo di incoraggiamento al SIC. Sapevamo che purtroppo, in seguito all’incidente aveva perso completamente conoscenza ma speravamo che al PRONTO SOCCORSO potesse essere rianimato, ma che soprattutto si potesse riprendere.

Purtroppo, però, tra le 10:56 e le 11, arrivò la notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sentire, e nel mio caso pubblicare. Un lettore, con un post dette a tutti noi in diretta la notizia che purtroppo MARCO non ce l’aveva fatta. Un momento di tristezza ci colpì in pagina. Non era venuto a mancare il campione di MOTO GP, era venuto a mancare UNO DI NOI.

Avete letto bene: UNO DI NOI. Andando a leggere tantissimi post su FB e non solo, ci fu una cosa che mi colpì molto, la stessa cosa che in quei momenti stavo peraltro avvertendo anch’io: quando apprendemmo la notizia della scomparsa di MARCO, la prima sensazione che ebbi era la stessa sensazione che si ha quando viene a mancare una persona a te cara. Quando venne a mancare il SIC, infatti, ebbi la sensazione (e, ribadisco, non fui l’unico!) che venisse a mancare un secondo fratello, o comunque una persona di famiglia. Questo sebbene purtroppo non ebbi modo di conoscere direttamente Marco. E forse sta proprio in questo, se vogliamo, la grandezza di Marco. Nonostante la MOTO GP, Marco non si era mai atteggiato come una prima donna, ma era rimasto un ragazzo di una sensibilità e di una umiltà veramente unica, tale da sentirlo vicino a noi. O meglio, UNO DI NOI.
Questo, spiega, quindi, il grande affetto da parte non solo dei tifosi, ma anche di tantissima gente comune, che, non solo in occasione dei funerali, ma anche nei giorni successivi, non hanno mancato di fare visita alla famiglia di MARCO, portandole qualcosa, e soprattutto facendole sentire il proprio calore.

C’è chi, nei giorni immediatamente successivi alla tragedia che colpì il SIC, lo ha paragonato alla figura, altrettanto indimenticabile di GILLES VILLENEUVE. Se è vero che entrambi (GILLES con la FERRARI e MARCO con il TEAM GRESINI-HONDA) non hanno vinto i relativi mondiali, c’è un aspetto che però li accomuna in maniera molto importante: entrambi correvano con l’anima e con il cuore, dando sempre il tutto per tutto.

Prendete GILLES VILLENEUVE. Gilles è entrato nel cuore di noi appassionati di FORMULA 1 non solo con la vittoria di MONTECARLO del 1981, non solo con la celebre vittoria di JARAMA (con ben 5 monoposto in fila indiana dietro a lui). No,amici. Gilles Villeneuve è entrato nel cuore di noi tifosi perché correva con il cuore.
Esempio di quanto sto affermando è il mitico GP DI DIGIONE del 1979. Una gara che, grazie ai sorpassi e controsorpassi con la RENAULT TURBO di RENE ARNOUX (sequenza, questa entrata nella storia della FORMULA 1) non solamente permise a GILLES di arrivare secondo, ma permise a noi tifosi della ROSSA di apprezzare ancora di più questo giovane pilota canadese, e soprattutto permise a GILLES di entrare nei cuori di noi tifosi della ROSSA. Un cuore dal quale non sarebbe più uscito.

Stessa cosa vale per MARCO. Il SIC a volte magari sbagliava in partenza, ma ogni volta metteva sempre il cuore in quello che faceva. Dopo una prima parte di campionato, lo scorso anno, in cui purtroppo aveva buttato all’aria diverse pole position in partenza, a causa di alcuni “errori di gioventù”, Marco aveva ben appreso la lezione, tanto che nelle ultime gare di campionato, Marco era riuscito ad andare ben 2 volte sul podio. Nella fattispecie, nell'ultima gara disputata in AUSTRALIA, una settimana prima dell’incidente che poi gli avrebbe costato la vita, MARCO era arrivato secondo. Queste le sue dichiarazioni, al termine della gara disputata a PHILIP ISLAND. 


A un passo dalla sua prima vittoria in MOTO GP. O meglio, a un passo da quel gradino più alto, quello più carino, che MARCO sognava di raggiungere, e da cui, come affermò nel suo ultimo video ufficiale, girato in albergo a KUALA LUMPUR, alla vigilia delle prove libere sul circuito di SEPANG, sognava di raggiungere. 


Purtroppo, Marco non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Voglio però pensare che lassù nel GP del PARADISO di MOTO GP, a bordo della sua HONDA bianca e rossa con il numero 58 ben visibile sul capolino, sia riuscito a raggiungere questo traguardo, battendo tutti i suoi avversari.

In occasione del primo anniversario della sua scomparsa, tutto il paddock della MOTOGP ha voluto rendere omaggio a MARCO, presentando una targa, posizionata nella curva 11, dove purtroppo Marco perse la vita, e dedicata al pilota del Team Gresini. 


Nessuno ha voluto mancare a questo momento così toccante: da JORGE LORENZO, a CASEY STONER (che è arrivato sul posto portando il passeggino di sua figlia), dal TEAM MANAGER della sua scuderia FAUSTO GRESINI, visibilmente commosso, al suo manager, CARLO PERNAT, all’amico di sempre VALENTINO ROSSI, che ha dichiarato in questi giorni su TWITTER quanto il SIC gli mancasse davvero molto. 
Anche noi nel nostro piccolo vogliamo ricordare la figura di MARCO, e così abbiamo deciso di ripubblicare la puntata che realizzai lo scorso anno, poche ore dopo la sua scomparsa. (la potete leggere qui) Una puntata in cui ripercorrevavamo la sua carriera, partendo dalla 125, per poi passare alla 250 con il MONDIALE vinto nel 2008 a bordo della sua GILERA, per poi arrivare al passaggio in MOTOGP, dove ritrovò l’amico di sempre, VALENTINO ROSSI.

Una cosa, comunque, è certa: nonostante purtroppo sia purtroppo passato un anno dalla sua scomparsa, e nonostante, purtroppo, sia stato strappato alla vita troppo giovane, Marco resterà per sempre nei cuori di tutti noi appassionati di sport.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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